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lunedì 18 maggio 2015
Rubano i carrelli. Rubano i soldi dalla Coop ed i nostri soldi! Non è giusto!
Da qualche mese sta succedendo l'attacco più subdolo e corsaro, per dire altro ai supermercati di zona della mia città, della Coop. Noto sempre di più che i carrelli scompaiono e non ci sono mai abbastanza per usarne uno. Mi sono chiesto il motivo.
Il personale di alcuni negozi mi hanno candidamente detto che non è colpa loro, poichè i clienti se li portano via e li disseminano lungo la strada, sopratutto i clienti anziani che hanno badanti o stranieri fanno così.Ci sono poi altri che rubano il carrello per fonderlo e ricavarne alluminio. Che va molto al Kg.
L'acquisto da parte della Coop di carrelli dovrebbe essere un costo rilevante e vedo però che c'è molta ''lassità'' nella cosa, non frega molto se scompaiono. La cosa che mi fa davvero dispiacere è vedere questi sprechi. Con mia grande sorpresa l'azienda concorrente CRAI, invece utilizza micro carrelli di plastica, totalmente che sono sia lavabili facilmente, con l'idrante, non fanno male quando urtano le persone, cosa molto frequente, magari sono anche di plastica riciclata, Sono un po' più leggeri di quelli in alluminio.
Ora basta mi sono stufato davvero!..E' l'ora che anche la Coop si aggiorni e si
armi di questi nuovi carrelli di plastica totalmente riciclata, potrebbero essere dei carrelli etici ed ecologici. Sicuramente meno costosi di quelli in pregiato metallo.
Ora basta prendere per i fondelli il cliente, ed il socio. I nostri soldi dovrebbero essere tutelati meglio dalla Cooperativa.
Invito chi legge questo post di scrivere alla propria cooperativa e di segnalare il problema dei carrelli che scompaiono e che vengono rubati. Invitate a cambiare mentalità.
Vi segnalo una notizia inerente a questo problema,
sappiamo chi sono. Perchè non si tutela il cliente di Coop?
CAMPI BISENZIO – C’è il fondato sospetto che i ladri di rame, da qualche tempo, abbiano messo gli occhi anche sui carrelli della spesa dei supermercati. Non saranno fatti di rame ma il loro metallo è prezioso lo stesso. L’impressione viene guardando i deposito della Coop di via Buozzi dove, tra pochi giorni, arriveranno una quarantina di nuovi carrelli per sostituire quello spariti. Dal magazzino si conferma la costante abitudine di molti campigiani (soprattutto anziani) di utilizzare i carrelli per portare la spesa a casa. Questa abitudine ha costretto, nefli anni, la Coop ad affidare ad una cooperativa di servizi il compito di recuperare i carrelli abbandonati per strada (con un costo di circa 20mila euro all’anno). I carrelli che arriveranno per rimpinguare la dotazione del supermercato avranno un costo di circa 110 euro ciascuno. Il costo della gestione dei carrelli va sul bilancio del supermercato e, di conseguenza, sul prezzo dei prodotti. In definitiva il furto e il recupero dei carrelli costa una trentina di migliaia di euro che finiscono con l’aumentare il prezzo degli scontrini. Un invito è quindi utile a tutti coloro che usano il carrello per portare la spesa a casa: “riportatelo al magazzino, non lo lasciate per strada”. Mentre i furti dei preziosi oggetti metallici è cosa un po’ più complicata per la quale occorre una soluzione di maggiore impatto.
giovedì 7 giugno 2012
Ma la Coop non è solo cibo lo sapevate?..
...Miei cari lettori, oggi voglio farvi pensare per qualche istante ad alcuni particolari che sfuggono anche
ai migliori Manager Marketing, a volte il tanto studio offusca le capacità e lo scibile umano.
Ogni volta che passiamo davanti ad un video o giriamo per le nostre città, notiamo sempre che Coop
ha usato spesso e volentieri il media per la sua pubblicità. Anche in maniera intensa e decisa, con
risultati molto esaltanti.
Parallelamente nei punti vendita Coop ci sono in maggioranza la presenza di Prodotti Coop. La cosa
che fa pensare avete notato che nelle pubblicità viene dato esclusivamente spazio al settore cibo, ed
il cliente/socio associa sempre la Coop, con il prodotto alimentare e con il termine "fare la spesa"???.
Curioso no?...
Se andiamo a visitare i punti vendita sul territorio c'è sempre una zona più o meno vasta di non-food,
anche a marchio. Dove si può trovare dei buoni prezzi e prodotti interessanti.
E' interessante vedere che le pubblicità passano, come il tempo, e che rimane solo l'idea nel consumatore
comune l'espressione : " ma sabato che facciamo?..Andiamo a fare la spesa alla Coop". Gli stessi
consumatori esprimono in altri termini la visita in altre catene di distribuzione, per esempio se andate
a MediaWorld, ad Euronics, a Leroy Merlin od a Obi non direte mai a "fare la spesa", dite vado a fare
un giro ad MediaWorld, ad Obi..etc... Non sentite qualcosa di diverso?....
Coop in questi anni non ha mai presentato nelle sue pubblicità le sue strutture dicendo che per
esempio negl'Ipercoop si può trovare: " un ampio spazio dove fare la spesa di tutti giorni, ma anche
prodotti per la casa e per la vita quotidiana, non è stato esplicitato che si potesse trovare un pc ad un
prezzo interessante o un programma software a prezzi bassi".. Si è solo puntato sul marchio..
Una vera svista, o un progetto mirato?.. Certo sta che oggi se andiamo nei punti vendita il non food
sembra ridotto, sembra che gl'Ipercoop , ma non sembra è, riducono le metrature.
Personalmente ha giocato molto il sottovalutare il settore del non-food, facendo entrare anche nel
territorio italiano concorrenti agguerriti e meglio attrezzati. Qui come socio mi sento un po' deluso
lo devo ammettere. perchè penso che la psicologia nel marketing sia tutto, ed ogni marchio sono
convinto che ne possedia una buona squadra operativa.
Perchè non si da spazio alle linee che Coop ha nel settore della puericolotura , come la linea
Crescendo?... Come mai non si evidenziano la linea del tessile e della calzetteria?..Perchè non si
dice che ci sono i dvd a marchio Coop?..Potrei fare un'elenco immenso e farvi riflettere, alla fine
mi potreste dire che ho ampiamente ragione.. Spero che ci sia un apertura in questo senso al più
presto, perchè anche una pubblicità in un momento di crisi può smuovere qualcosa in settori
poco amplificati, nel vasto mondo dei negozi Coop in cui facciamo la spesa...
ai migliori Manager Marketing, a volte il tanto studio offusca le capacità e lo scibile umano.
Ogni volta che passiamo davanti ad un video o giriamo per le nostre città, notiamo sempre che Coop
ha usato spesso e volentieri il media per la sua pubblicità. Anche in maniera intensa e decisa, con
risultati molto esaltanti.
Parallelamente nei punti vendita Coop ci sono in maggioranza la presenza di Prodotti Coop. La cosa
che fa pensare avete notato che nelle pubblicità viene dato esclusivamente spazio al settore cibo, ed
il cliente/socio associa sempre la Coop, con il prodotto alimentare e con il termine "fare la spesa"???.
Curioso no?...
Se andiamo a visitare i punti vendita sul territorio c'è sempre una zona più o meno vasta di non-food,
anche a marchio. Dove si può trovare dei buoni prezzi e prodotti interessanti.
E' interessante vedere che le pubblicità passano, come il tempo, e che rimane solo l'idea nel consumatore
comune l'espressione : " ma sabato che facciamo?..Andiamo a fare la spesa alla Coop". Gli stessi
consumatori esprimono in altri termini la visita in altre catene di distribuzione, per esempio se andate
a MediaWorld, ad Euronics, a Leroy Merlin od a Obi non direte mai a "fare la spesa", dite vado a fare
un giro ad MediaWorld, ad Obi..etc... Non sentite qualcosa di diverso?....
Coop in questi anni non ha mai presentato nelle sue pubblicità le sue strutture dicendo che per
esempio negl'Ipercoop si può trovare: " un ampio spazio dove fare la spesa di tutti giorni, ma anche
prodotti per la casa e per la vita quotidiana, non è stato esplicitato che si potesse trovare un pc ad un
prezzo interessante o un programma software a prezzi bassi".. Si è solo puntato sul marchio..
Una vera svista, o un progetto mirato?.. Certo sta che oggi se andiamo nei punti vendita il non food
sembra ridotto, sembra che gl'Ipercoop , ma non sembra è, riducono le metrature.
Personalmente ha giocato molto il sottovalutare il settore del non-food, facendo entrare anche nel
territorio italiano concorrenti agguerriti e meglio attrezzati. Qui come socio mi sento un po' deluso
lo devo ammettere. perchè penso che la psicologia nel marketing sia tutto, ed ogni marchio sono
convinto che ne possedia una buona squadra operativa.
Perchè non si da spazio alle linee che Coop ha nel settore della puericolotura , come la linea
Crescendo?... Come mai non si evidenziano la linea del tessile e della calzetteria?..Perchè non si
dice che ci sono i dvd a marchio Coop?..Potrei fare un'elenco immenso e farvi riflettere, alla fine
mi potreste dire che ho ampiamente ragione.. Spero che ci sia un apertura in questo senso al più
presto, perchè anche una pubblicità in un momento di crisi può smuovere qualcosa in settori
poco amplificati, nel vasto mondo dei negozi Coop in cui facciamo la spesa...
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