sabato 9 maggio 2009

Qualità..chiacchere e pensieri...

INFORMATORE DEL MARZO 2009 - ESTRATTO DA RUBRICA DELLA POSTA:
(HO EVIDENZIATO LA E-MAIL CHE VOGLIO PORRE ALL'ATTENZIONE DEI MIEI LETTORI)

Un socio consumatore, ha gentilmente scritto alla rubrica molto utile ed interessante presente sul
periodico informativo "l'informatore".
Si chiede in soldoni come mai nell'ortrofrutta dei punti vendita Unicoop non si trovino più le arance
non trattate, che tempo addietro erano presenti nelle cassette vicino alla bilancia di pesata.
La risposta molto chiara e pratica non è tardata a venire; in soldoni come potrete leggere, la Coop
non ha acquistato per quest'anno questo genere di frutta perchè troppo debole alle intemperie, ed
alle richieste del mercato"...
Mi chiedo, ma non potevano fare un diversificazione di marketing. Cioè acquistare un 50% integrato,
ed il resto come richiesto dalla gentile socia?...
Approfondendo quest'argomento mi sono aggirato nel sito seguente,(http://www.coopfirenze.it/informazioni/informatori/articoli/4883), che invito a visionare. Davvero
un ottimo spunto commerciale, d'immagine e marketing, non vi pae?..Non aggiungo altro poichè non
vuol essere un critica diffamatoria o in qualche modo offensiva, ma creativa al fine di poter offrire
sempre a noi che compriamo a marchio Coop una buona qualità. Non PERFETTA..Ma almeno buona,
sembra averne diritto?..No?...
Comprendo che è un momento difficile della nostra economia globale, anche i valori sociali tendono
a scomparire, sotto la regola del miglior guadagno e profitto. ma vi pare giusto cari lettori essere
sacrificati da un sistema che ci obbliga a consumare quello e o questo solo per l'egida della marca?..
Io acquisto a marchio Coop, per la qualità che fin ad ora mi ha dimostrato, devo dire che non ho
mai trovato prodotti scadenti, ne fornitori sotto qualità.. Il marchio Coop è ottimo, ma non voglio
che sia risucchiato dall'etica di cui non deve mai fare un compromesso...
Quindi ben vengano le defiance del marchio, ma stiamo sempre attenti alla qualità ed offrire al
consumatore un prodotto che non sia contaminato, che non sia pericoloso alla salute. Ricordiamo
che non esiste una guerra mondiale, ma i morti per malattia sono davvero tanti...Una piccola
percentuale è dovuta all'alimentazione (sto parlando del mio mondo, che fortunatamente vede solo
le cose belle, ancora per qualche tempo!).. Offrire un prodotto di qualità è meglio che offrirne
tanti per avere una scelta, a basso livello qualitativo...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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