domenica 6 settembre 2009

Non sempre i valori nutrizionali sono uguali:


Premessa..
..Come forse qualche utente attento ha notato, tra le opinioni di questo prodotto c'è una certa discrepanza tra i valori nutrizionali dello stesso. Questo non è dovuto alla mancanza di precisione del redattore dell'opinione, ma per la positiva qualità di produzione del marchio Coop.
Infatti essendo un'associazione di cooperazione nazionale, ha i suoi fornitori nella zona d'impacchettamento e distribuzione della cooperativa relativa. Si hanno quindi fornitori uguali per una cooperativa o al massimo due..
In questo modo vengono offerti gli stessi prodotti con un gusto ed un sapore, con qualità organolettiche e nutrizionali, "simili", ma non uguali.
Questo, ripeto, è un fatto positivo. Quindi un prodotto della Coop Adriatica sarà un po' dissimile da quella della Coop Liguria o Coop Lombardia, ma rientrerà nei canoni di qualità e garanzia di Coop Italia. Mostrando di essere sempre sininomi di freschezza, perchè il prodotto non deve fare tutta l'Italia, ma solo una distanza media accettabile per renderlo ancora alla vendita di altà qualità.
Questa tesi si conferma vedendo queste due tabelle di altri due utenti che si sono cimentati nella redazione di questo prodotto:
Utente A:
Prosciutto cotto COOP
Kcal. 159,00
proteine gr 19,00
carboidrati gr 0,50
grassi gr 9,00
Utente B:
143 kcal
20.3 g di proteine
0.5 g di carboidrati
6.5 g di grassi
Prosciutto Cotto affettato:
...Il mio viaggio tra gli affettati passa anche per il Prosciutto Cotto affettato a marchio Coop. In una apposita vaschetta standard a norma comunitaria, il salume viene adagiato fetta per fetta fino a raggiungere il peso medio di circa 140/150g. I tagli sono fatti a macchina e quindi risultano uniformi, precisi e di una misura molto gradevole al consumatore. Non troppo fini, che si sbriciola, non troppo alte che risultano poco appetibili. Ogni confezione viene sigillata ermeticamente e qualche volta con difficoltà il consumatore riesce ad aprirla dalla linguetta. Non mancano le cosidette aperture "barbare".
Il gusto è davvero accattivante, e le fette risultano ancora un po' bagnate per il grasso durante il primo taglio. Sinonimo di freschezza. Infatti dal punto di vista merceleogico la fetta di prosciutto asciutta e tendente all'ossidazione ed al mutamento di colore è testimonianza di una non freschezza del prodotto stesso.
Le fette nella confezione variano da 6 a 7. Sono ampie, e ben stese, non separate da alcun foglio di carta velina. Per recuperarle intere va aperto completamente la vaschetta, ma per fortuna non si disfano.
L'uso di questo prodotto è molteplice. Indicato per le merende veloci e sane, accompagnato da una buona rosetta fresca ed un succo di frutta. Oppure come elemento di riempimento nelle ricette gastronomiche molto raffinate, anche se semplici, come un fagottino di fesa di tacchino al prosciutto. Oppure come condimento a verdure come i piselli verdi.
Il prosciutto Coop è davvero un elemento importante per la cucina di tutti giorni.
Da parte mia lo trovo davvero insuperabile con i toast, o le schiacchiate all'olio. Sulla pizza è la sua morte.
Il prosciutto Cotto Coop è un prodotto a marchio, di alta qualità, perchè non ci sono elementi di glutine, additivi particolari o coloranti, come in alcune ditte concorrenti. E risulta oltre che digeribile anche con un valore nutrizionale meno pesante di altre case di produzione nazionali.
L'etichetta a marchio Coop, è solo frontale, per il resto la confezione è trasparente in modo da poter valutare la qualità del prodotto prima d'acquistarlo. Colore, quantità di grasso, situazione dell'umidità.
Sul fronte la confezione offre l'etichetta a marchio Coop con le consuete informazioni tecniche e di legge.
L'icona del peso. il barcode e l'etichetta del reciclo sulla sinistra. Al centro un introduzione sulla qualità della filiera del prodotto. La modalità di conservazione, dove s'invita a conservare il prosciutto per massimo un paio di giorni e per temperatura appena sopra lo zero, come livello di conservazione.
L'icona idiografica : Coop per i consumatori, fa capire all'utente che questo prodotto è stato selezionato da tester composti da soci come noi, quindi consumatori non di parte.
E' presente la data di produzione, e la data di scadenza, che dato lo stato del prodotto deve essere consumato in breve tempo. Il numero del lotto.
Gli ingredienti sono i seguenti: carne di suino, sale, destrosio, zucchero, aromi, antiossidante: ascorbato di sodio, conservante: nitrato di potassio
Un analisi attenta mostra la presenza di consevanti naturali come zuccheri e sale, il Nitrato di potassio ècun additivo alimentare, usato principalmente nella conservazione di salumi e carni salate, identificato dalla sigla E 252. Mentre l'ascorbato di sodio è un sale derivato dall'acido ascorbico (vitamina C), questo sale è un potente antiossidante.
A parte tutto questo discorrere, il prosciutto Coop è davvero buono e devo dire che mi ci trovo sempre bene, non mi tradisce mai, su quelle ricettine che so fare molto bene..Il mio successo è assicurato.
Spero con questa mia opinione di aver dato una visione più ampia del prodotto e magari abbia convinto qualcuno a cui la Coop ed i suoi prodotti non piace solo per un etica politica desueta e qualunquista. Quando si mangia vige il partito della Forchetta..Amici miei.


Fonte Originale: http://www.ciao.it/Coop_Prosciutto_Cotto_affettato__Opinione_865219

Coop Fettine formaggio fuso a fette

....Siamo tornati tutti dalle ferie, quindi non posso non ricominciare il solito tran-tran, quotidiano,
tenendo conto anche della mia alimentazione. Spesso fuori casa, un alimentazione casuale e
penso anche troppo ricca per il mio life-style, ma che farci?..La gola vuole sempre la sua parte
e spesso mi faccio delle buone piadine veloci, con le materie prime offerte da Coop...

Nel marchio infatti esistono anche l'alter-ego delle "sottilette", o meglio delle fettine di formaggio
fuso, molto buone ed adatte a filare nel piadine di prosciutto crudo o cotto, con un bel bicchier
di lambrusco fresco..Davvero un snack indimenticabile, a metà pomeriggio...

Le sottilette offerte sotto il marchio Kraft sono registrate e sia il brevetto che il gusto sono sotto
la protezione dei diritti d'autore. Ci sono molte alternative a questo marchio, anche costoso di
bassa qualità od anche di gran lunga superiori, insomma nel segmento delle fettine fuse c'è
da sbizzarirsi...
Io ho scelto tra le tante quelle a marchio Coop, non perchè sto scrivendo di loro o perchè, come
qualcuno pensa, erroneamente, "faccio pubblicità"; bensì sono di mio ampio gradimento, hanno
un prezzo medio abbordabile, sono spesso in promozione, ed in confezione ampia con molte
fettine inserite,adatte ad un mio uso preciso...
Prima di tutto diciamo che le fettine sono imbustate una ad una, a macchina per preservarne la
qualità, poi che la confezione è perfettamente curata sia nelle informazioni che nella grafica e che
questa è chiusa ermeticamente,
Sul fronte della confezione si ha i colori classici del marchio, una foto di presentazione, mentre sul
retro un ampia dissertazione ed informativa sul prodotto.
Sono presenti ingredienti e tabelle dei valori nutrizionali, quotati alla sezione di prodotto legale dei
100g., questi apportano:
273 kcal
18.5 g di proteine
3.5 g di carboidrati
20.5 g di grassi
510 mg di calcio che rappresentano il 63% della razione giornaliera consigliata.
Personalmente le preferisco per svariati motivi, alcuni già accennati altri molto semplici e penso
condivisibili..
Prima di tutto il sapore, molto gradevole associato ai miei affettati preferiti. Sono molto buone per
aumentare la gradevolezza dei miei piatti.Vengono vendute periodicamente a prezzi per me
vantaggiosi, sono un buon compendio ad una cucina veloce e giovane, risaltano la qualità generale
dei cibi su cui vengono utilizzate. Una panoramica per me indispensabile per una buona cucina,
per un gusto perfetto..
Le fettine a marchio Coop sono indispensabili..per la mia cucina...e la vostra?..

Aggiornamento fotografico etichetta al 15.12.2012




Carrello, Educazione, Motivazione....



Prodotticoop non è solo un blog di opinioni personali
sui prodotti a marchio. Ma anche una riflessione attenta
da consumatore e socio, sul mondo cui appartengono.
Magari offrendo critiche, riflessioni o affermazioni, che
in un primo momento sembrano "stupidate", cose buttate
là, invece con il tempo prendano sempre più piede e
si confermano come idee propositive e creative, di ampia
riflessione e senz'ardir offesa alcuna per chi le legge...

Stavolta mi aggiro in un centro commerciale a marchio
Coop, è quello di "Ponte a Greve", un oasi nata nel nulla,
e dopo qualche anno diventata fulcro d'interesse commerciale
d'acquisto degli abitanti della zona di Firenze e del suo hinterland,
Scandicci in testa.
Una visita è obbligatoria per fare una spesa al punto vendita Coop
è doverosa, ma non solo..C'è un punto Media World molto fornito
e migliore di quello dei famosi Gigli..Ma questa è un altra storia...

Con questo mio post voglio parlarvi invece dei carrelli, mi è venuto
in mente quando ero nel parcheggio del centro commerciale, le
lunghe file di veicoli a spinta, legati da loro con una catena per via
che non siano rubati, e che possono essere usati inserendo una
moneta, di solito 1€.

Ne voglio parlare perchè questi contenitore di lega d'alluminio, capienti,
comodi e sempre utili, sono spesso lasciati per strada, a far danno..
Non è la prima volta che carrelli hanno creato incidenti, anche morti,
oppure semplicemente sono stati dimenticati tra auto ed auto, e i veicoli
li schiacciano o li rendono inutilizzabili. Poi ci sono quei carrelli chiamati
auto-gestiti, che vengono usati dal solito cliente, che li porta fino a casa
e li lega sul palo del segnale, usato ogni qual volta si vada a far la spesa.
Poi ci sono i cimiteri nelle discariche, di prodotti perfetti e funzionanti,
non mancano i filari nelle vie traverse, magari nella zona di via del Mezzetta
a Firenze, dove decine di carrelli, usati dai soliti "ignoti", sono lasciati
a marcire abbandonati, legati assieme, in attesa che qualcuno li riporti
al supermercato di fiducia.

Molti si credono che il carrello sia un prodotto del tutto gratuito, che piova
dal cielo, che sia compreso nello scontrino. Ma non è così..
Non sanno che un carrello costa alla cooperativa, e per ciò ai soci...
Di questi tempi mi sembra che sia la tendenza a fare l'inverso..no credete?..

Mi fa sorridere in rete i link di gruppi su facebook, che parlano del carello
in se per se, mi fa sorridere vedere che molti scrivano pubblicamente cose
come faccio io, per lavarsi la coscenza..Io non mi preoccupo perchè per me,
il carrello potrebbe anche scomparire..Io amo i comodi cestini, e le scatole
di cartone, molto più pratiche portare le cose...

Quello che voglio dire che ci vorrebbe più educazione, tanto sappiamo benissimo
chi abbandona i carrelli per strada chi sono: prima di tutto gli extra-comunitari che
non capiscono, ignorano o se ne fregano di rispettare i beni della cooperativa...
Ahimè!..Ne vedo tanti dell'est, bandanti orientali che portano la spesa direttamente
con il carrello nelle proprie case, senza interessarsi a riportalo..
Più discutibili, ma non scusabili sono i vecchietti che non avendo più le forze per
portare le cose, si prodigano a spingere l'arma del consumatore, principe..
Quel carrello di alluminio, che come una sacca magica assorbe tutta la merce
possibile...

Il degrado nelle città viene anche da queste piccole cose, devo dire che mi sono
anche stufato di tornare in negozio a portare filari di carrelli, magari osservato
da qualche dipendente "del tutto idiota", ce ne sono alcuni molto poco aperti
purtroppo, che fanno i danni al marchio, che pensano che li hai rubati te......
Anche questa gente mi fa veramente saltare i nervi, ma come penso..Ci sono
i carrelli per strada abbandondati, te li riporto e mi fai la paternale?...
Tali persone non meritano di stare in una cooperativa, perchè di etica comportamentale
ne sanno davvero poco..Capisco che sono stati messi non per meritocrazia..
La professionalità di un addetto, un direttore od un responsabile di negozio deve
passare anche da queste piccole cose, secondo me il marchio Coop non è solo
un punto vendita, ma anche un Agorà sociale, dove idee e creatività si devono
mischiare con il sociale ed il commerciale..
Comprendo perchè qualche punto vendita non vada molto bene..Visto la scarsa
educazione e lo scarso interesse per gli "attrezzi del lavoro", come quella di
apprezzare chi ti riporta una decina di carrelli in una volta sola...
Ci sono punti vendita precisi, sappiamo anche chi sono ...no?..
Se il personale Coop non incoraggia a riportare il carrello, da dove si può cominciare?..

Chi mi conosce di persona lo sa bene....

Il carrello quindi dev'essere un attrezzo del lavoro concesso al socio ed al cliente,
questo lo si deve rispettare, e riportare sempre al punto vendita. E' una discorso
di civiltà. Ma vedo che non è capito, quindi sembra che come si dice: "va bene così!"...

Ancora sul carrello possiamo dire che ha quattro ruote orientabili a 360° e che
al manubrio sono posizionati il porta "presti tempo", la serratura del gettone o
dell'euro. ma anche una cosa fondamentale....Una lente d'ingrandimento dove
i clienti possano leggere le piccole scritte delle etichette. Sarebbe un gesto
culturale e sociale non indifferente. Visto che in svizzera la Coop del posto lo
ha già adottato, con molto successo..Pensiamoci a rendere tecnologico il
nostro carrello, aspettando magari il computer portatile con il lettore a codice
a barre prossimamente utilizzabile sul mercato mondiale.

Io una cura per la dispersione dei carrelli ce l'avrei, quella di mettere una cauzione
su scontrino di 20€ da rendere nel prossimo scontrino, se non viene lasciato il
carrello. Non sarà pratico, ma sicuramente farà desistere una buona percentuale
di persone...