venerdì 23 novembre 2012

L'acqua è cooperativa o acqua pubblica?..


In questo blog c'è stata un'ampia dissertazione su la promozione che fa Coop sul territorio, per le
acque locali, il perchè è giunto chiaro, in un articolo presente su di un altro blog, che penso sia
doveroso inserire qui, per completare il quadro informativo che è stato ampiamente, dato, in cui
il ragionamento base di cui bisogna condividere in pieno è quello:

"Km 0, meno inquinamento"..Poi il resto, la parte economica c'interessa per capire sopratutto
su la qualità del prodotto offerto, in quanto a mio avviso più alta è la qualità, più è alto l'interesse
anche speculativo, sarebbe a dir poco osceno che vi fosse un commercio delle acque pubbliche,
ove queste siano di scarsa qualità non trovate?

Naturalmente, dopo questo preambolo doveroso inserisco il testo integrale reperito da fonte
esterna, di cui a fine evidenzierò, per diritti di copyright, da notare è lo stesso sito che ha copiato
il template a questo piccolo ma interessante blog, che sta riscuotendo consensi un po' ovunque
in questo periodo, anzi il link lo metto ora:

Fonte Originale: http://lavoratori-unicoop.blogspot.it/

QUELL'INTERESSE DELLA COOP PER L'ACQUA PUBBLICA

La Coop parte con una nuova campagna di sensibilizzazione sull'acqua del rubinetto

Ci si domanda se tanta insistenza civile non celi qualche interesse particolare, alla luce di alcuni articoli del decreto Monti sulleliberalizzazioni e viste alcune dichiarazioni in recente passato di esponenti del mondo della politica e delle Coop

Nel frattempo i comitati per l'
Acqua bene comune, indicono una manifestazione nazionale a Reggio Emilia per il 16 dicembre




Negli ultimi giorni ha preso il via una campagna di sensibilizzazione a favore dell'acqua pubblica da parte di numerose grandi Coop della distribuzione. Ieri, venerdì 16 novembre, è stata presentata da Coop, l’impresa leader della grande distribuzione nel nostro Paese, e da Federutility, la federazione delle imprese energetiche e idriche, la campagna informativa “Sull’acqua il massimo della trasparenza”.

Coop Estense. All’interno dei punti vendita della cooperativaemiliana, per la prima volta in Italia, vengono esposte le etichettesulla qualità dell’acqua “di casa. I consumatori, nei reparti acque di supermercati e ipermercati, possono consultare una scheda informativa con le caratteristiche chimiche e microbiologiche dell’acqua del rubinetto di casa propria, in modo da effettuare una scelta di acquisto (o di non acquisto) ancor più consapevole. L'iniziativa di Coop Estense coinvolge anche la Basilicata con l'acquedotto lucano, la coop modenese è infatti presente a Matera con un ipermercato, come già in precedenza era stato fatto con la Puglia, altra zona dove Coop Estense è attiva.

Coop Lombardia. I gestori delle acque milanesi, Cap Holding con Amiacque e MM si sono alleati con Coop Lombardia per sostenere una campagna di comunicazione relativa alle qualità dell’acqua erogata dai rubinetti di casa.

Coop Liguria. La coop lancia l'operazione trasparenza. Acqua del rubinetto sana e buona.

Insomma, l'operazione sulla bontà e convenienza dell'acqua dei sindaci è stata lanciata da Coop in grande stile e coinvolgerà in tutta Italiaben 500 punti vendita. Questa iniziativa non è nuova, prosegue infatti la precedente Acqua di casa mia, lanciata nell'ottobre 2010 che vide molto attiva Unicoop Firenze. Nella discussione sui referendum sulla privatizzazione dell'acqua, ci furono alcune prese di posizioni interessanti, come quella del presidente della Toscana, Enrico Rossi, che pensava di far entrare direttamente i cittadini nella gestione dell'acqua, trasformando le comunità in public company o in tante piccole cooperative. 

Anche Giorgio Raggi, presidente di Coop Centro Italia,proponeva l'azionariato Coop per l'acqua. Intanto Rossi,Renzi, De Angelis (Publiacqua) e Campaini (Unicoop Firenze) innaugurano fontanelli pubblici in po' ovunque. Nella foto il taglio del nastro per  quello davanti l'ingresso del Centro Coop di Gavinana.

Più di recente arrivano le liberalizzazioni del governo Monti e i promotori dei referendum sull'acqua pubblica cominciano seriamente a preoccuparsi. Secondo i promotori della consultazione, infatti,  nel decreto del governo ci sono due articoli che vietano la possibilità della gestione pubblica degli acquedotti e costringono gli enti locali a cedere i loro asset nelle società di gestione dei servizi pubblici locali.

La preoccupazione dei sostenitori dell'acqua pubblica tornerà ad esprimersi a Reggio Emilia, con una manifestazione nazionale per il 15 dicembre 2012. L'obiettivo dei comitati per l'Acqua bene comune è far tornare in mano ai cittadini il servizio idrico in scadenza contrattuale con Iren e protestare contro una grande multiutility del nord, voluta da Passera.

Sembra dunque riaccendersi la battaglia sull'acqua pubblica e pare che se c'è qualcosa da spartirsi, le grandi Coop non vogliano restarne fuori. Alcune delle principali multiutility sono presenti in borsa, con quote di maggioranza detenute da comuni ed enti. A seguire potete vedere la composizione dell'azionariato.

A2A (Milano-Brescia)
Hera (Bologna-Modena e altri comuni emiliani)
Iren (Genova-Torino)
Acegas-Asp (Trieste-Padova)
Acea (Roma)
Publiacqua (Firenze e soci pubblici - Acque Blu Fiorentine Spa).

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