Wikipedia ho notato che ci sono riferimenti a delle esperienze del marchio Coop all'estero, come in Croazia,
con l'apertura prima della crisi di Ipercoop, poi di forniture passate saltuarie a Cipro..Insomma se spulciamo
la rete troviamo quante cose vogliamo ed abbiamo bisogno.. Ora noto che altri colossi nazionali ed internazionali hanno punti vendita all'estero, come Conad che apre 11 punti vendita in Albania..Ma non andiamo lontano pensiamo alle catene di Carrefour presente anche ad Alessandria d'Egitto, oppure a Lidl
e Penny Market, Billa aperti a giro per il nostro paese, e mezza Europa, come fanno loro?..Sicuramente
avranno politiche convincenti e prezzi e metodi di marketing perfetti.. E la Coop ?...Che fine fa?..Mi sembra che la Coop stia aspettando solo le mosse del suo alter-ego, ma identico patner Esselunga...Mah!...
Come si dice..Esselunga e Coop alla fine sembrano la coppia di fratelli, che dicono Mio fratello è figlio unico, ma siamo fratelli...Bah!
Perchè Coop non imposta una vera politica di distribuzione Europea?.. Magari proponendo un Franchising
cooperativo?...Con questa crisi economica molti protagonisti stanno cadendo o sono caduti nel fallimento
d'impresa e solo la cooperazione sembra poter resistere ed offrire alternative valide di sopravvivenza...
Mi piacerebbe che Coop puntasse all'Europa, con un progetto di franchising cooperativo, in cui a cooperative associate estere, di persone serie e selezionate, che offrano locazioni e strutture non a carico
della cooperativa, selezionate. Coop dovrà offrire il marchio, un sistema omologato di arredamento
efficace ma anche spartano, la fornitura di merce. Il personale dovrebbe essere socio della cooperativa
locale in cui si svolgerà l'attività. Coop italiana avrebbe un dimezzamento delle spese non pagando le
strutture , più mobilità, meno costi sul personale, perchè alla fine è esterno,ma rispondente al capitolato
classico alla carta dei diritti e dei doveri Coop. Io la penserei così...Ma possibile nessuno ci abbia pensato?..
Inoltre selezionare gli stati in cui i corrispettivi concorrenti operano in Italia, quindi scegliere il paese in cui
opera Carrefour, in cui opera Lidl, Penny Market , scegliere quei paesi dell'est dove la crisi non è latente,
ma vi sia voglia di rinascere, proporre di aprire punti vendita in città straniere amiche di Coop, ma con basi solide per non fare un flop ..Sarebbe bello non trovate?
Non so se ho detto, non se ho espresso il mio pensiero, spero di non aver offeso qualcuno, visto che non
era mia intenzione, spero di aver ispirato e magari un giorno spero di ricevere un grazie, ma se davvero
utile questo mio consiglio, un riconoscimento di non so quale natura, ma un semplice grazie sarebbe davvero gratificante, ma forse visto che non siamo in cooperazione dovrei dire non mi basta?... Se qualcuno si offende, qualcuno non mi ha capito o non mi vuol capire..un esempio troppo estremo ma ispirante potrebbe essere il caso delle sartorie cooperative presenti sul territorio italiano, perchè scimmiottarle?..Oppure devo sempre entrare nei supermercati ed essere triste perchè vedo sempre musi lunghi?...
ispirazione di Zyp?..leggete: http://frontierenews.it/2012/08/zyp-la-sartoria-no-profit-che-rivoluziona-il-franchising/...
Insomma un franchising cooperativo a marchio Coop sarebbe davvero idoneo, in questo modo si avrebbe
un bel impulso anche del mercato e dei prodotti italiani, tramite il marchio Coop, un vero salto di qualità
della distribuzione organizzata italiana. Ma sicuramente tutto è un sogno e sconsolato me ne torno a testa
bassa nel mucchio delle poche pecore superstiti, armate di portafoglio e sempre di più spenderò meno
perchè ci sarà meno e sempre meno di scelta, peccato la Coop è pratica nella mia zona non vorrei che
non possa più acquistare un televisore, un pc, un paio di calze e di mutande, oppure un semplice forno
a microonde. solo per non si è pensato ad un semplice pensiero di franchising cooperativo...
Peccato, incrociamo le dita...