Cosa è questo prodotto è facile trovare informazioni direttamente su siti internet, ne cito solo un paio, forse tre per chiarezza ed invito a visitarli . . .
IL FATTO QUOTIDIANO - ACRILLAMMIDE
IL SALVAGENTE - PATATINE ACRILLAMMIDE
. . . Ora vediamo al motivo di questo post. Nei giorni scorsi in un momento di ampia riflessione mi sono deciso a scrivere in forma personale, via e-mail ai servizi clienti di alcune delle grandi catene di distribuzione in Italia, tra anche Coop. Ho contattato sia CoopFirenze che UnicoopTirreno tra le tante. Che gentilmente mi hanno risposto al momento solo in parte e solo la seconda, tramite il servizio clienti di Coop Italia.
. . . Ma la domanda qual'era?... La mia domanda di ampio respiro è stata molto ben circostanziata e dal tono non allarmistico ma decisamente preoccupato...
"Come viene preso in considerazione dalla Cooperativa il problema della acrillammide nei prodotti a marchio Coop e nei prodotti presenti nei punti vendita, se già è stato fatto qualcosa, se ci sarà qualche presa di posizione , qualche campagna da parte di Coop, sempre sensibile a problemi etici e sociali, come ha fatto con l'olio di palma, fu una delle prime a bandirlo, ve lo ricordate?"..
La risposta non si è fatta attendere e per trasparenza e correttezza vi inserisco qui di seguito la risposta ufficiale del brand della Cooperativa...
Gentile Socio, rispondiamo da Coop Italia alla mail che ha inviato alla nostra associata Unicoop Tirreno. Il tema acrillammide ci è noto da tempo. L'acrilmmide è un composto chimico che si forma negli alimenti, solitamente nei prodotti amidacei, durante la cottura (frittura, cottura al forno e alla griglia) ad alta temperatura. Questa sostanza si forma a partire da alcuni zuccheri e da un amminoacido, entrambi presenti naturalmente negli alimenti. La presenza di acrilammide è stata rilevata in prodotti quali patatine, patate fritte a bastoncino, pane, biscotti e caffè. Non esistono limiti di legge (né in Italia, né in EU) sul contenuto di acrilamide negli alimenti ma valori di riferimento per il monitoraggio delle buone pratiche di produzione. Un recente regolamento obbliga i produttori di referenze a rischio a specifici standard di produzione per evitare il superamento dei valori soglia di attenzione, in funzione di varie tipologie di alimenti ed è quella a cui noi ci riferiamo e rispettiamo per la produzione del nostro assortimento Coop. Ci sentiamo di rassicurarla, le lasciamo il nostro link pera vere qualche informazione aggiuntiva https://www.e-coop.it/valori-
Una risposta diplomatica, cordiale e sincera, non lo metto in dubbio, ma non si poteva dire o fare di più? Se i soci consumatori iniziassero a chiedere forse avremmo anche soluzioni e risposte più complete e tranquillizzanti?
Personalmente ringrazio pubblicamente per la disponibilità e la cordialità dimostrata nella risposta, che non è e non era obbligatorio ricevere.
Speriamo che la comunicazione continui....Per ora ringrazio ma prego riflettete quando fate la spesa, quando andate al ristorante o quando cucinate qualcosa a casa, la cosa migiiore è armarsi dove possibile di un buon termometro manuale o termostato di cottura non vi pare?..
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